Pizzerie a Roma: le ultime tendenze per l’apertura di una pizzeria a Roma

Come aprire una pizzeria di tendenza a Roma

Da quella pugliese a quella romana, fino alla tradizionale napoletana, alla pala o tonda, la pizza è un piatto tipico della cultura italiana che non tramonta mai e che anno dopo anno è fonte di ispirazione per chef e pizzaioli. Assistiamo continuamente a nuove aperture di pizzerie – ristornati, i dati FIPE ne segnalano circa 13 mila, che rappresentano una grande vitalità del settore food, uno sbocco e progetto di vita per tanti giovani. Sono locali tematici o di chef-patron usciti dalle innumerevoli scuole professionali di cucina, la gran parte mantengono e rielaborano la cultura del territorio con innovazioni.

A Roma la pizza gourmet fa tendenza

La pizza gourmet non è una novità, ma una risposta a una crescente richiesta del mercato e di consumatori sempre più consapevoli alla ricerca di piatti buoni e sani. Elemento caratterizzante di una pizza gourmet è la scelta di materie prime più inusuali come le erbe aromatiche e diventa sempre più presente anche la cucina ecosostenibile e attenta agli sprechi. Conciliare ricerca e pensiero gastronomico con la soddisfazione del commensale nei modi più vari sia attraverso i progetti di ristorazione collettiva, sia attraverso la “new wave” di progetti di ristorazione innovativa come può essere vista la pizza gourmet, che può diventare una vera e propria opera d’arte.

Pizza gourmet: cosa significa?

La pizza gourmet è un mix tra qualità, fantasia ed esperienza, perché dietro c’è un enorme lavoro di studio sugli ingredienti, sulle cotture e sui sapori. Non ci dobbiamo scandalizzare, quindi, quando in menù a volte troviamo prezzi un po’ più alti del normale, perché la qualità si paga, anche e soprattutto per una buona pizza. E non è mica detto che la pizza gourmet si debba per forza consumare sempre a tavola in pizzeria, esistono infatti anche delle comodissime alternative take away e la più pratica ed economica pizza a taglio, tipica della Capitale.

Come aprire una pizzeria a Roma?

Primo passo fondamentale per l’apertura di una pizzeria a Roma è rivolgersi a consulenti esperti. Il tema della somministrazione a Roma è infatti abbastanza complesso ed è per questo necessario, già nella fase iniziale, costruire un progetto che abbia delle basi solide. Gi.Pa. In Formazione, con il suo team di lavoro, affianca passo passo il cliente nell’apertura della nuova pizzeria, partendo dalla costituzione della società, alla ricerca del locale commerciale, all’ideazione del format, fino alla gestione della comunicazione online, fondamentale per il lancio della nuova attività. Hai pensato per esempio che potresti anche prendere in gestione una pizzeria già esistente? È comunque un’alternativa.

Ma non solo: Gi.Pa. ti offre un servizio di consulenza a 360 gradi, anche grazie alla collaborazione con A.P.R.E. Roma, azienda leader nel campo della consulenza fiscale e del lavoro e Chemichal S.r.l., fra le più affermate aziende nel settore della progettazione e sicurezza alimentare e sicurezza nei luoghi di lavoro.

Come aprire un negozio di abbigliamento in centro città

Come aprire un negozio di abbigliamento: cosa serve, come fare, quanto costa

Se la moda è la tua passione e desideri avviare un’attività in proprio, probabilmente stai pensando di aprire un negozio per proporre alla clientela i capi che riflettono il tuo gusto ed il tuo stile. Al pari di quanto avviene per ogni altra attività commerciale, aprire un negozio in cui si vende abbigliamento richiede una pianificazione dettagliata. Nel settore non manca di certo la concorrenza, ma proponendo il prodotto giusto, nella location più adatta, si può costruire un’attività di successo. Dovrai compiere tutti i passi giusti, che ti consentano di essere in regola dal punto di vista burocratico e fiscale. Inoltre, dovrai anche studiare bene il lancio e l’avvio del tuo locale, senza dimenticare il marketing e la promozione. Dunque, quali sono gli step burocratici per trasformare in realtà il tuo sogno? Come aprire un negozio di abbigliamento?

Scopriamoli insieme!

5 step per avviare un’attività di successo

La prima cosa da fare, quando si avvia un’attività commerciale, è delineare la linea strategica che si perseguirà. Ecco i 5 punti chiave su come aprire un negozio di abbigliamento:

  • Preparare un business plan. Bisogna delineare una linea strategica in cui siano inserite nel dettaglio: le spese, i potenziali guadagni e le linee guida che l’andamento del negozio dovrà rispettare nel tempo.
  • Fare un’analisi di geomarketing. Da questo dipenderà la tipologia di merce da mettere in vendita, in un negozio di abbigliamento si possono infatti proporre abiti per bambini, per teenager, per donne, per uomini.
  • Far un’analisi dei competitors. Bisogna valutare la presenza nelle vicinanze di competitor e della tipologia di merce che hanno in vendita.
  • Scegliere il target group. Individuare il tipo di clientela al quale ci vogliamo rivolgere e si può prendere dopo aver analizzato il contesto territoriale in cui si intende aprire.
  • Segmentare i prodotti. Una volta individuato il target di riferimento è necessario procedere a una ulteriore segmentazione della merce: per le donne ad esempio si possono proporre abiti causal, eleganti, sportivi o di tendenza. Si può anche pensare a un negozio di abiti usati o vintage. Bisogna quindi individuare le marche e le linee che rispondono allo stile di abiti proposto all’interno del negozio e che rientra in un budget predefinito.

Come aprire un negozio di abbigliamento: l’importanza della location

Uno degli aspetti che riveste maggiore importanza, su come aprire un negozio di abbigliamento, è la scelta della location. Da tale decisione dipendono: il budget che si deve investire, e le strategie da mettere in atto per attrarre la clientela. Nell’individuare la location più adatta si deve tenere conto:

  • della concorrenza in zona,
  • del bacino di potenziali clienti,
  • se si trova in una via di passaggio,
  • se vi sono parcheggi nelle vicinanze

L’ideale sarebbe individuare un’area destinata allo shopping oppure frequentata dal target di consumatori interessato alla merce in vendita. Una delle zone più ambite per aprire un negozio è il centro della città, perché è il nucleo più frequentato, in cui si concentrano aree di interesse e dove si riversa il maggior numero di turisti. Aprire in quest’area significa entrare in un contesto dinamico e moltiplicare le possibilità di vendita. Devi però sapere che alcuni comuni, come quello di Roma, hanno imposto regole rigide per le aperture nel centro storico, ad esempio vietando l’apertura di nuove attività diverse da quelle tutelate.

È poi necessario prestare attenzione alla destinazione d’uso dei locali, assicurarsi che siano idonei ad ospitare l’attività e in linea con i requisiti richiesti dalla legge e dalle normative locali.

Attento alla burocrazia!

Se vuoi avviare un’attività commerciale devi essere in possesso di determinati requisiti morali:

  • non puoi essere stato dichiarato fallito o condannato con una pena minima di tre anni per un reato non colposo,
  • non devi essere sottoposto a norme restrittive come una limitazione della libertà personale o l’obbligo o il divieto di soggiorno.

Tra i requisiti fondamentali, su come aprire un negozio di abbigliamento, devi poi aprire una Partita Iva e procedere all’iscrizione presso il Registro delle Imprese della competente Camera di Commercio.

Grazie alla liberalizzazione introdotta dalla Legge Bersani, non è necessario richiedere una licenza, basta presentare la SCIA (segnalazione Certificata di Inizio Attività) presso lo sportello Suap del Comune, un documento in cui devono essere indicati i parametri di conformità urbanistica, ambientale, edilizia, igienico-sanitaria.

Infine per te che sei il titolare, e per i tuoi dipendenti, devi provvedere ad aprire delle posizioni INPS e INAIL.

Consigli su come aprire un negozio di abbigliamento: a chi affidarsi?

I fattori da considerare sono davvero molti, se non vuoi essere uno dei tanti che aprono per poi chiudere dopo pochi mesi, la cosa migliore che puoi fare è richiedere una consulenza per la tua start up.Dunque, come aprire un negozio di abbigliamento e a chi affidarsi?

Gi. Pa. In Formazione è un punto di riferimento per coloro che intendono avviare un’attività a Roma, con particolare attenzione al centro storico, e nel Lazio. Rivolgendoti a Gi.Pa.In Formazione troverai dei professionisti pronti a supportarti in ogni fase progettuale, di lancio e di avvio del tuo negozio di abbigliamento, dalla scelta e progettazione dei locali, al disbrigo di tutti gli aspetti burocratici.

Puoi ricevere aiuto anche sul piano finanziario. L’impegno economico per aprire un negozio può non essere indifferente, ma devi sapere che tante sono le opportunità di finanziamento a cui è possibile accedere. Per particolari categorie di persone, ad esempio, giovani, donne, residenti al sud, ci sono numerosi bandi pubblici erogati da enti locali o nazionali. Il team di Gi.Pa.In Formazione può aiutarti a preparare un business plan necessario per richiedere un finanziamento e può guidarti nella scelta delle opportunità migliori per te.

Aprire un locale notturno: ecco da dove partire

Gli step necessari per aprire un locale notturno

Aprire un locale notturno può rivelarsi un business davvero redditizio se riesce a diventare un punto di riferimento per il target di clientela a cui si riferisce. Un’attività di questo genere è un format che coniuga l’intrattenimento alla consumazione di cibo e bevande. Si tratta di un luogo di svago e di incontro, dove i clienti sono invitati a trattenersi il più possibile e di conseguenza a consumare. Vuoi sapere come aprire un locale di successo? Ecco qualche consiglio.

Il format e il concept

Il temine “locale” è davvero molto generico e può intendere diverse tipologie di attività: vuoi aprire un locale notturno di quale genere? Potrebbe essere una discoteca, un cocktail bar in cui si servono aperitivi, un pub in cui si ascolta musica dal vivo, un locale dove si servono cene gourmet o un disco bar. Il primo step è quindi quello di definire con esattezza il tipo di locale che vuoi aprire perché da questo dipenderanno la scelta della location, il suo allestimento e anche i permessi da richiedere. Un errore comune è quello di scegliere il format solo in base alle proprie passioni, in realtà la cosa migliore da fare è affidarsi ad un’analisi di mercato per andare incontro o anticipare le richieste del target di clienti che si vuole conquistare. In questo rientra anche lo studio della concorrenza ed è necessaria un’attenta pianificazione delle strategie e delle scelte imprenditoriali.

Parola d’ordine: differenziarsi

Perché un cliente dovrebbe entrare nel tuo locale? Cosa lo rende unico? In che modo lo hai reso differente dall’offerta commerciale del luogo in cui si trova? Aprire un’attività simile a quella di molti altri non ti porterà da nessuna parte, avrai in mano un business privo di identità e sarai uno dei tanti che lavora non per guadagnare, ma per evitare il fallimento. La società contemporanea oggi richiede la specializzazione delle offerte commerciali. Il tuo locale deve quindi essere dotato di un’identità propria, accogliente e confortevole nell’arredamento, funzionale per la tipologia di attività svolta al suo interno. Un format originale può invece farti conquistare il gradimento della clientela. Una buona idea potrebbe essere ad esempio aprire un locale a tema, oppure riservato ad una nicchia di mercato.

La location

aprire un locale notturno

La scelta della location più adatta dipende dalla tipologia di locale che intendi aprire, dal target di riferimento e anche dalle dimensioni dell’attività. In genere i locali notturni si concentrano nei centri storici delle città, ma non tutti: se intendi aprire una discoteca dovrai individuare un locale di grandi dimensioni e può essere preferibile una location più periferica per problemi legati alle limitazioni dei rumori e anche per i costi. Per aprire un locale notturno di successo, incredibile, ma vero, diversi esperti consigliano di scegliere una sede proprio vicino alla concorrenza che funziona. Il motivo è abbastanza semplice: le attività di successo hanno già creato il mercato. Pensiamo ad esempio ai tanti locali notturni che si concentrano nei pressi delle università che sono vicini tra loro, ma si distinguono per l’offerta rivolta allo stesso target di utenti che sono gli studenti.

L’iter burocratico

L’imprenditore che apre un locale notturno deve possedere:

  • requisiti morali e professionali (deve essere maggiorenne, non deve aver riportato condanne penali, non deve esser stato dichiarato fallito)
  • attestato SAB (Somministrazione alimenti e bevande) o un titolo equivalente
  • attestato HACCP (per tutto il personale che viene in contatto con alimenti e bevande).

L’iter burocratico prevede:

  • l’apertura della partita Iva
  • la presentazione della SCIA commerciale
  • l’apertura di posizioni Inps e Inail
  • il pagamento dei diritti SIAE per poter diffondere musica e immagini.

Per quanto riguarda il locale serve:

  • stipulare le assicurazioni necessarie
  • la valutazione di impatto acustico e relativi adeguamenti
  • la valutazione antincendio e necessari sistemi di prevenzione
  • impianti a norma dal punto di vista della sicurezza, dell’igiene, dell’agibilità, dell’urbanistica
  • la presenza di uscite di sicurezza
  • servizi igienici separati per personale e clientela
  • un ufficio e degli spogliatoi per il personale.

Perché richiedere una consulenza professionale se vuoi aprire un locale notturno

aprire un locale notturno

Qualunque sia il tipo di locale che intendi aprire, sono molti gli adempimenti burocratici e amministrativi a cui devi pensare. Senza contare poi aspetti come l’individuazione della location più adatta, il suo allestimento e le strategie di marketing per far conoscere l’attività e acquisire clientela. Al pari di ogni attività commerciale dovrai poi preparare un business plan, valutare con attenzione costi e spese e definire delle linee guida per l’avvio e la gestione del lavoro. Se cerchi qualcuno che possa aiutarti in tutto questo puoi rivolgerti a Gi.Pa.In Formazione, una società di consulenza aziendale che vanta un team di esperti con competenze trasversali. Partendo dalla tua idea di locale, il team di Gi.Pa.in Formazione può aiutarti a progettare il tuo locale, anche con soluzioni chiavi in mano: l’iter burocratico e amministrativo non sarà poi un problema. Grazie alla collaborazione con A.P.R.E Roma, azienda leader nel campo della sicurezza alimentare e Chemichal S.r.l., tra le più note aziende nel campo della progettazione, sicurezza alimentare e sicurezza dei luoghi di lavoro, Gi.Pa. In Formazione può confezionare per te un progetto su misura.

Consulenza per ristorazione: perché chiederla da subito

Perché è importante una consulenza per la ristorazione soprattutto all’inizio

Richiedere una consulenza per la ristorazione è il primo passo che dovrebbe fare qualsiasi aspirante imprenditore prima di aprire il suo ristorante. Negli ultimi anni il settore del food & beverage è cresciuto molto inglobando anche competenze tipiche di altri campi: pensiamo ad esempio all’attenzione rivolta verso la cucina intesa non solo come qualità del cibo, ma anche come presentazione dei piatti. Ci sono poi da considerare la presentazione del locale, il suo design interno, la cura dei dettagli capaci di fare la differenza e tutti gli aspetti relativi alla promozione e al marketing. Diventare imprenditore nell’ambito della ristorazione è forse più complicato rispetto al passato: non è più sufficiente arredare alla meglio un locale e servire piatti gustosi per conquistarsi una buona fetta di clientela. Oggi si va alla ricerca di un format di successo che nei fatti non è dettato da uno, ma da molteplici fattori differenti. Una consulenza per la ristorazione è utile quindi a valutare il progetto a 360 gradi e a definire tutti gli aspetti e i fattori legati al lancio e all’avvio del locale.

Gli step che portano al successo

Quando richiedi una consulenza per la ristorazione vengono valutati diversi aspetti.

1. Identità del locale

Qual è il tuo sogno? Aprire un ristorante di lusso o una trattoria in cui si servono i piatti della tradizione? Partendo dai tuoi desideri e dalle tue aspettative la società di consulenza inizia a definire l’anima del locale. È chiaro che un ristorante di lusso dovrà essere arredato in modo differente rispetto a un trattoria: ogni elemento della location deve poi richiamare a quella che è l’offerta proposta ai clienti, quindi al menù. Partendo dall’identità del locale si può quindi individuare il target di riferimento della clientela e costruire un’offerta capace di rispondere ai suoi bisogni o alle sue esigenze.

2. Fattibilità del progetto

Un attento studio di fattibilità è utile a capire se la tua idea di ristorante può essere tradotta in realtà in considerazione del budget. In caso questo non sia necessario potresti richiedere dei finanziamenti usufruendo delle tante opportunità che vi sono

3. Individuare la location più adatta

Con questo si intende l’area geografica che meglio risponde agli scopi del progetto e offre maggiori opportunità di business, ma non solo. Attenzione deve essere prestata anche alla struttura fisica del locale: per una trattoria sarà sufficiente uno spazio capace di ospitare pochi tavoli, un ristorante in cui si organizzano ricevimenti dovrà essere più grande. Gli spazi, oltre alla tipologia di locale da ospitare, devono poi rispondere a determinati requisiti richiesti dalla legge e anche essere funzionali per il tipo di attività da svolgere. In base alla normativa igienico-sanitaria bisogna prevedere spazi diversi per la conservazione dei cibi e per la loro preparazione. Gli ambienti devono essere ben definiti, per accogliere al meglio i clienti e consentire a chi lavora di muoversi agilmente. Attraverso una consulenza di geomarketing è infatti possibile individuare la location migliore per avviare la propria attività.

consulenza ristorazione

4. La giusta atmosfera

Crearla aiuta ad attirare e a mantenere i clienti ecco perché l’ambiente deve rispondere alle esigenze del target di riferimento. Una pizzeria per famiglie ad esempio otterrà un maggiore indice di gradimento se dotata di uno spazio all’aperto attrezzato con giochi per i bambini. Progettare un ristorante significa anche arredare al meglio l’ambiente per renderlo gradevole e migliorare in questo modo la user experience: quando si è fuori a mangiare, il contesto intorno è molto importante. Posizionare troppi tavoli per aggiungere coperti è un grande errore perché le persone non vogliono mangiare con degli sconosciuti al fianco e si penalizza il servizio perché i camerieri hanno difficoltà a lavorare. In base a studi di settori 4 clienti su 10 non tornano la seconda volta nello stesso ristorante se non hanno trovato un’atmosfera di loro gradimento. Definire uno stile ben preciso del ristorante ha poi un altro vantaggio: crea la sua identità e aiuta a distinguerlo dai competitor.

5. Iter burocratico

Una consulenza per la ristorazione è utile anche per orientarti nel complesso sistema burocratico e amministrativo legato al lancio dell’attività dato che i documenti per aprire un’attività commerciale sono davvero tanti e complicati. Vi è ad esempio la SCIA (Segnalazione Certificata di Inizio Attività) che deve essere inoltrata allo SUAP (Sportello Unico delle Attività Produttive) istituito presso il Comune in cui si indica la data di apertura del ristorante e si riportano i dati urbanistici del locale in base al quale verranno effettuati i controlli. Ci sono anche le qualifiche personali: per aprire un ristorante devi avere un diploma di Istituto Alberghiero o aver frequentato un corso SAB (Somministrazione Alimenti e Bevande).

6. Promuovere il locale

Non meno importante è l’aspetto della promozione e del marketing: una campagna di comunicazione online e con strumenti tradizionali può essere utile a far conoscere il tuo locale al maggior numero di potenziali clienti.

Consulenza per la ristorazione: a chi rivolgersi

consulenza ristorazione

In base alle statistiche, in Italia 1 ristorante su 4 chiude poco tempo dopo l’apertura, alcuni addirittura entro tre mesi dall’inaugurazione. Se vuoi partire con il piede giusto, con tutte le carte in regola e con un format di successo la cosa migliore che puoi fare è richiedere una consulenza professionale. Rivolgendoti a Gi.Pa. In Formazione troverai un team di professionisti con competenze trasversali che possono aiutarti a progettare al meglio il tuo ristorante, a preparare un business plan per sostenere il lancio e l’avvio del tuo locale, a scegliere e arredare al meglio location e nel rispetto delle normative in materia. Grazie alla collaborazione con A.P.R.E. Roma, azienda leader nel campo della consulenza fiscale e del lavoro e con Chemichal S.r.l., fra le più affermate aziende nella progettazione e sicurezza alimentare e sicurezza nei luoghi di lavoro, Gi.Pa. In Formazione può anche confezionare per te un progetto su misura, con soluzioni chiavi in mano.

Cos’è una start up innovativa?

Caratteristiche e obiettivi di una start up innovativa

Per assecondare la crescita economica del Paese e per rendere il nostro tessuto imprenditoriale più giovane, dinamico, capace di cogliere le nuove sfide e opportunità offerte dall’innovazione tecnologica, è stata introdotta in Italia nel 2012 la nuova definizione di start up innovativa. Per tale tipo di impresa è stato predisposto un quadro normativo di riferimento nazionale che interviene su materie come il mercato del lavoro, la semplificazione amministrativa, le agevolazioni fiscali e il diritto fallimentare.

La definizione di start up innovativa è stata inserita nell’art.25 del decreto legge n.179 del 18 ottobre 2012, anche noto come Decreto crescita bis. Tale provvedimento è stato studiato dal legislatore per favorire l’occupazione giovanile e semplificare l’accesso agli strumenti finanziari per le società che puntano sull’innovazione.

È stata anche creata una sezione speciale del Registro delle Imprese dedicato alle start up innovative.

Che si intende per innovativa?

Per essere definita tale, una start up innovativa oltre ad essere costituita come una società di capitalideveessere in possesso di requisiti formali (o cumulativi) e sostanziali (o alternativi).

Alcuni dei requisiti formali sono i seguenti:

  • la società deve essere stata costituita da meno di 5 anni,
  • la sede principale deve essere in Italia o in altri stati che aderiscono all’Accordo sullo Spazio Economico Europeo purché vi sia una sede o una filiale produttiva in Italia,
  • il valore annuo della produzione deve essere inferiore ai 5 milioni di euro,
  • l’oggetto sociale esclusivo o prevalente deve riguardare lo sviluppo, la produzione e la commercializzazione di servizi o di prodotti innovativi ad alto valore tecnologico, intendendo con questo qualsiasi settore economico caratterizzato da un certo livello di innovazione,
  • la società deve essere di nuova costituzione e non può nascere da una riorganizzazione aziendale.

Il possesso di questi requisiti formali ancora non è sufficiente per costituire unastart up che possa essere qualificata come innovativa. È necessario infatti anche almeno uno dei seguenti requisiti sostanziali:

  • una quota di almeno il 15% del valore maggiore tra fatturato e costi della produzione deve essere investita in ricerca e sviluppo,
  • tra i dipendenti vi devono essere almeno 1/3 di dottorandi o dottori di ricerca o ricercatori oppure 2/3 devo essere soci o collaboratori in possesso di una laurea magistrale,
  • l’impresa deve possedere o essere titolare di un brevetto registrato.

Agevolazioni, incentivi e semplificazione: le linee guida del MISE

Le società che puntano sull’innovazione possono godere di una normativa a favore e di agevolazioni fiscali notevoli. Con la legge di Bilancio 2017 sono stati previsti importanti sgravi fiscali:

  • un taglio dei costi per l’avvio di impresa con esenzione dell’imposta di bollo e del pagamento dei diritti di segreteria per l’iscrizione al Registro delle Imprese e il diritto annuo alle Camere di Commercio;
  • permessi di soggiorno agevolati per chi investe in Italia;
  • la detrazione Irpef del 30% per gli investimenti fino a 1 milione di euro;
  • la possibilità di agevolazioni per acquistare software e macchinari.

Maggiori informazioni sono reperibili nell’apposita pagina del sito del Ministero per lo sviluppo economico.

Vuoi aprire una start up innovativa? Rivolgiti a Gi.Pa. In Formazione

Se vuoi godere delle tante opportunità rivolte alle imprese che puntano su tecnologia e innovazione devi pianificare al meglio il tuo ingresso nel mondo del lavoro. Ciò significa scegliere il miglior assetto societario in base alla tua idea di business, e soddisfare tutti i requisiti richiesti dalla normativa vigente. Una consulenza di marketing per start up può poi esserti utile per delineare con cura la nascita della tua impresa innovativa e delineare una strategia di azione da seguire nel tempo per far sì che sia un’attività di successo. Gi.Pa. In Formazione può essere al tuo fianco in ogni momento, accompagnandoti in ogni fase progettuale dell’avvio della tua start up, offrendoti anche soluzioni chiavi in mano. Non lasciare nulla al caso, parti con il piede giusto: richiedi una consulenza per l’avvio della tua start up!

Consulenza per l’avviamento di un ristorante

Nuova attività? Quanto è importante una consulenza per l’avviamento di un ristorante

Hai deciso di acquistare o rilevare un’attività di ristorazione e ti stai domandando cosa fare per avviarla nel modo giusto? I passi da compiere sono diversi, dalla richiesta delle licenze, agli arredi del locale e della cucina, per non parlare dei requisiti di cui devi essere in possesso.

Comprare un ristorante è una buona idea e il settore del food è infatti uno dei più importanti e sviluppati nel nostro Paese. Aprire un’attività di ristorazione significa entrare in un mercato che non conosce crisi: gli italiani, da sempre cultori del buon cibo amano recarsi nei locali per consumare un pasto in compagnia e per provare nuovi piatti. È vero anche che sono molte le realtà commerciali che operano nel comparto e la competizione è quindi alta.

Se il tuo obiettivo è quindi aprire un ristorante di successo, devi tenere conto di molti fattori pratici, organizzativi e burocratici e richiedere una consulenza per l’avviamento di un ristorante può essere determinante per partire con il piede giusto e avviare un’attività capace di emergere tra i vari competitor.

Perché richiedere una consulenza per l’avviamento del tuo ristorante?

Pensi davvero di sapere come aprire un ristorante? In molti ritengono che per aprire una trattoria o un ristorante basti servire del buon cibo, ma in realtà il lavoro di un ristoratore va ben oltre.

Qualità e cortesia sono fattori che diamo ormai per scontati: ciò che ti serve è un business plan per sostenere il lancio e l’avviamento del ristorante e un buon piano di marketing per acquisire e fidelizzare la clientela. Se vuoi ricevere aiuto e consigli utili per predisporre il piano imprenditoriale del tuo nuovo business, richiedere la licenza per il ristorante e sbrigare tutte le pratiche burocratiche e amministrative legate al lancio del locale, la cosa migliore che puoi fare è rivolgerti a dei professionisti che sappiano guidarti nell’apertura del ristorante passo dopo passo. Richiedere una consulenza per l’avviamento del tuo ristorante potrà infatti aiutarti a prendere decisioni organizzative, strategiche e finanziarie, ma se gestire un’impresa rappresenta qualcosa di nuovo per te, hai un altro buon motivo per affidarti a esperti del settore capaci di accompagnarti in questa entusiasmante avventura.

Consulenza per l’avviamento di un ristorante: ecco perché è utile

Non importa se hai deciso di aprire un piccolo ristorante o di fare le cose in grande: una consulenza professionale ti permette in ogni caso di iniziare la tua attività imprenditoriale con il piede giusto.

  1. Si parte dalla tua idea di business per valutarne la fattibilità, i punti di forza e di debolezza tenendo conto del costo per l’apertura del ristorante. Si procede quindi a un’analisi di mercato per studiare i competitor e definire il format del ristorante creando una sua identità riconoscibile.
  2. Si definisce l’arredamento, ma anche la disposizione degli spazi. Molti imprenditori si concentrano su come aprire un ristorante dal punto di vista burocratico tralasciando l’aspetto del locale. Questo è un grave errore perché creare un locale confortevole e con una forte identità invoglia i clienti a entrare e a ritornare. Oltre ad arredare e costruire l’immagine del locale è poi necessario pensare alla disposizione degli spazi all’interno del locale, alle attrezzature, agli ambienti dedicati al lavoro, al profilo del personale e alla scelta dei piatti. Prestare poca attenzione a tutti questi aspetti può avere effetti negativi sull’andamento del locale, incidendo anche sull’avvio dell’attività e sui costi di apertura e gestione del ristorante.
  3. Per avviare un’attività commerciale è necessario occuparsi dell’aspetto burocratico-amministrativo. Predisporre un locale a norma di legge, richiedere la licenza per l’attività di ristorazione e presentare tutti i documenti necessari agli uffici competenti, consente di avviare un locale senza il rischio di intoppi che possono comportare un danno per l’attività. Orientarsi tra leggi e burocrazia può non essere cosa semplice ed è necessario conoscere a fondo la materia e gli eventuali vincoli imposti a livello locale dai vari comuni. Tutte queste difficoltà possono essere facilmente superate grazie a una consulenza per l’avviamento del tuo ristorante.
  4. Il lancio del ristorante deve essere accompagnato da un attento studio del marchio e devono essere messe in atto strategie di marketing per start-up finalizzate all’acquisizione della clientela.

A chi rivolgersi per una consulenza professionale a 360°

Come avrai capito sono tanti e variegati gli aspetti da considerare quando si decide di aprire un’attività di ristorazione. Se stai cercando dei professionisti capaci di accompagnarti nella realizzazione del tuo sogno imprenditoriale e individuare tutti i documenti per aprire un ristorante, puoi rivolgerti a GIPA Consulting, società di consulenza aziendale divenuta un punto di riferimento per tutti coloro che intendono avviare un’impresa a Roma.

Il team di GIPA Consulting può illustrarti cosa serve per aprire un ristorante e aiutarti a sviluppare la tua idea di business, fino alla realizzazione pratica del ristorante, anche con soluzioni chiavi in mano. Puoi anche richiedere un progetto costruito su misura per te e ricevere aiuto nell’individuazione della location migliore, nell’allestimento, nello studio del marchio, nella promozione legata all’avvio del ristorante, il tutto nel rispetto del tuo budget. Ci avvaliamo, inoltre, della collaborazione di A.P.R.E. Roma, azienda leader nel campo della consulenza fiscale e del lavoro e Chemichal S.r.l., fra le più affermate aziende nella progettazione e sicurezza alimentare e sicurezza nei luoghi di lavoro.

Il successo del tuo ristorante inizia prima della sua apertura: contattaci per saperne di più!

Come nasce un’idea commerciale vincente

Come sviluppare il tuo progetto imprenditoriale e trovare un’idea commerciale di successo

Hai deciso di fare il grande passo e metterti in proprio? Quello che ti serve per avviare un nuovo business ed entrare a pieno titolo nel mondo dell’imprenditoria è un’idea commerciale vincente.

Il mondo dell’imprenditoria è affascinante, ma competitivo allo stesso tempo, e non tutte le idee per fare impresa si rivelano giuste. Se vuoi puntare sui trend del momento possiamo dirti che le idee innovative e al passo con i tempi vanno per la maggiore, ma anche quelle più tradizionali venendo incontro alle esigenze dei clienti, non sono da escludere.

Per costruire il futuro lavorativo su misura per te, puoi partire dalle tue idee imprenditoriali e svilupparle in modo professionale per dare vita a nuovi business. Non sai come fare? Ti diamo noi qualche consiglio!

3 step per dar vita a un’idea commerciale e far nascere un business

Per far nascere un business di successo, serve un’idea altrettanto vincente, ma non sempre basta. Ecco, allora, tutti gli step da seguire per dare una svolta alla tua vita, aprendo un’attività:

1. Trovare l’idea perfetta

Facciamo subito una premessa: di idee imprenditoriali puoi averne anche tante, ma non porteranno alcun risultato se non sarai capace di tradurle in realtà.
Per trovare un’idea commerciale valida non devi per forza inventare qualcosa di nuovo, ti basta osservare ciò che hai intorno e provare a capire se manca un prodotto o un servizio, oppure se vi è qualche esigenza della clientela che ancora non è soddisfatta. Uno dei segreti per individuare una buona idea commerciale è il saper interpretare un’esigenza diffusa e dare a questa una risposta.

Le idee imprenditoriali di successo possono anche essere importate dall’estero. Alcune delle più grandi aziende non hanno proposto sul mercato qualcosa di nuovo, ma si sono limitate a replicare modelli di business presenti in altri Paesi o in altri settori: se conosci nuove attività che non sono ancora arrivate in Italia, puoi cogliere l’occasione al volo per esportarle o prenderne spunto.

2. Trasformare in realtà le idee di business

Le idee per le attività commerciali restano tali se non vengono realizzate. Una volta trovata la tua idea commerciale devi fare il passo successivo: metterla in pratica. Per fare questo devi seguire un processo di realizzazione ben preciso che inizia con un business plan e va avanti con l’attuazione di strategie di marketing, la ricerca dei fondi necessari e la gestione di pratiche burocratiche e amministrative. In particolare:

  • Il business plan ti aiuta a definire meglio la tua idea imprenditoriale, aggiungendo dei dettagli preziosi, ed è anche uno strumento utile per definire un piano di azione a cui dovrai attenerti nel tempo per capire l’andamento dei tuoi affari.
  • Una ricerca di mercato ti sarà utile per studiare la concorrenza e capire come puoi inserirti nel settore di riferimento proponendo qualcosa di nuovo. Anche un’attività tradizionale come un bar, un ristorante o un negozio può attirare ampie fasce di clientela se è in grado di differenziarsi.
  • Conta molto cosa si offre alla clientela, ma anche l’ambiente in cui si accolgono i clienti. La scelta della location, la sua posizione strategica e il modo in cui viene allestita sono fattori determinanti nella nascita di attività di successo: un ambiente confortevole attira un maggior numero di clienti e li spinge a tornare.
  • Le strategie di marketing che si applicano a qualsiasi idea commerciale, sono ormai imprescindibili per attirare potenziali nuovi clienti e far crescere la reputazione del tuo locale.
  • Da non trascurare è poi l’aspetto burocratico-amministrativo, necessario a tradurre in concreto le idee commerciali per aprire un’attività nel suo contesto di riferimento. Anche solo la mancanza di un documento può comportare uno stop dell’attività, causando gravi perdite.

3. Rivolgiti agli esperti del settore

Una consulenza professionale può essere determinante per il lancio e l’avvio di una nuova impresa, soprattutto nel delicato momento in cui si intende trasformare un’idea imprenditoriale in una vera e propria attività che funzioni.

A chi rivolgerti per realizzare la tua idea commerciale?

Se, quindi, stai cercando qualcuno che possa aiutarti a trasformare in realtà la tua idea commerciale, potresti pensare di rivolgerti a GIPA Consulting: troverai professionisti esperti pronti a sviluppare insieme a te nuove idee valutandone punti di forza e anche di debolezza.

Il nostro team ti può seguire in ogni fase del progetto, dalla semplice idea, alla scelta della location, fino alla realizzazione pratica della tua nuova attività.

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Cosa serve per aprire un locale a Roma

Come aprire un locale a Roma in regola e di successo

Roma è una delle più belle città al mondo, meta ambita dai turisti per via dei suoi monumenti e delle sue bellezze architettoniche e anche grande centro culturale. La Capitale d’Italia è una città viva, frenetica, in cui gravitano ogni giorno molte persone, che siano turisti, lavoratori in trasferta o residenti: l’idea di aprire un locale a Roma può trasformarsi quindi in una valida opportunità di business. La concorrenza è molta, ma questo non deve scoraggiarti. Puoi avviare un’attività di successo scegliendo la location adatta e definendo un’identità del locale ben precisa ma non basta solo questo. Per aprire un locale a Roma è necessario seguire un iter ben preciso che inizia con lo studio dell’idea e prosegue con la sua realizzazione, senza tralasciare l’aspetto burocratico e quello amministrativo.

Da dove partire?

Se vuoi aprire un bar o un esercizio in cui si prevede la somministrazione di alimenti e bevande, devi adeguarti al sistema burocratico e legislativo in vigore.
Per qualsiasi attività commerciale sussistono delle regole da rispettare e sono definiti dei requisiti essenziali che devono possedere i titolari prima di aprire.
I requisiti morali prevedono che non può aprire un locale:

  • chi è stato dichiarato fallito;
  • chi è stato condannato per reati non colposi con una pena dai tre anni in su;
  • chi è sottoposto a norme restrittive che ne limitano la libertà personale o impongono un divieto o un obbligo di soggiorno.

Se possiedi i requisiti morali, puoi portare avanti la tua idea imprenditoriale scegliendo il locale più adatto ad ospitarla. Come individuare la location giusta per aprire un locale a Roma?
Tutto dipende dal tipo di locale che intendi aprire e da qual è la tua clientela di riferimento: se nel tuo progetto è prevista una cucina devi trovare un locale dotato di canna fumaria, potrà essere di piccole dimensioni se prevedi di vendere cibo take away, oppure più grande se vuoi sistemare dei tavoli per le consumazioni. A livello strutturale il locale deve poi essere in linea con le regolamentazioni sanitarie in vigore e rispettare una distribuzione degli spazi che ti consenta anche di lavorare agevolmente.

Ecco le regole per aprire nel centro storico di Roma

Nella Capitale ci sono diversi vincoli a cui devono sottostare tutti coloro che intendono avviare e gestire un locale che variano a seconda delle zone e sono legati sia alla posizione che alla tipologia dell’attività. Il centro storico è, dal punto di vista commerciale, la zona più ambita per aprire un locale a Roma. Nel centro c’ è un grande afflusso di persone dato che si tratta della zona più frequentata dai turisti ed è anche sede di importanti uffici. Per tutelare il decoro dell’area, il Comune di Roma, con la delibera n.47 di maggio 2018, ha imposto dei vincoli a cui devono adeguarsi i titolari di negozi e attività, che riguardano la qualità della merce in vendita e impongono uno stop a nuove aperture di vicinato. La delibera contiene delle norme transitorie che regolamentano l’apertura delle nuove attività che vengono distinte in “tutelate” e “vietate”.

É necessario quindi prestare particolare attenzione alla scelta del locale che, oltre alle normative comunali, deve avere la giusta destinazione d’uso e rispettare i requisiti stabiliti dalla ASL.
Se si prevede la somministrazione al pubblico di alimenti e bevande è necessario frequentare un corso HCCP per la preparazione e manipolazione degli alimenti e anche un corso SAB (ex REC). A livello burocratico è poi necessario richiedere o notificare dei permessi agli uffici competenti, ad esempio la SCIA (Segnalazione Certificata di Inizio Attività) da presentare presso lo sportello unico comunale per le attività produttive (SUAP), così come sono necessari altri documenti per aprire un’attività commerciale e partire con tutte le carte in regola.

Perché richiedere una consulenza prima di aprire un locale

Come avrai capito per aprire un locale le cose da considerare sono davvero molte. Un solo documento mancante può avere delle conseguenze negative sulla tua attività, determinandone anche una chiusura temporanea. Se sei alla ricerca di qualcuno che possa aiutarti ad orientarti tra normative e pratiche burocratiche puoi rivolgerti a Gi.Pa.In Formazione: potrai contare su professionisti preparati ad accompagnarti nello sviluppo del tuo progetto imprenditoriale dalla ricerca del locale, alla richiesta di tutte le autorizzazioni, fino allo sviluppo di soluzioni di brand identity. Gi.Pa. In Formazione può anche confezionare per te un progetto su misura chiavi in mano in base al tuo budget.

Gi.Pa inoltre si avvale della collaborazione di A.P.R.E. Roma, azienda leader nel campo della consulenza fiscale e del lavoro e Chemichal S.r.l., fra le più affermate aziende nel settore della progettazione e sicurezza alimentare e sicurezza nei luoghi di lavoro.

Cosa fa una società di consulenza aziendale a Roma

Perché rivolgersi ad una società di consulenza aziendale Roma?

Di cosa si occupa nello specifico una società di consulenza aziendale a Roma e perché dovresti averne bisogno?
A richiedere una consulenza aziendale sono le aziende o le attività che hanno tra i loro obiettivi la crescita e l’incremento del giro di affari e non solo. Una consulenza professionale può essere determinante per il lancio e l’avvio di una nuova impresa, soprattutto nel delicato momento in cui si intende trasformare in start up un’idea imprenditoriale.

Anche molte imprese già avviate ricorrono invece ai servizi di una società di consulenza aziendale a Roma per superare momenti difficili o risolvere particolari criticità. Obiettivo della consulenza aziendale è quindi l’aumento del valore dell’azienda incrementandone il valore economico, i guadagni e consentendole di reintrodursi o di operare con successo nel suo settore di riferimento.

Prendiamo ad esempio bar o ristoranti in crisi, che hanno subito un calo dei guadagni: una consulenza aziendale può essere utile a comprendere quali sono i fattori che hanno determinato il crollo del business intervenendo su questi e valorizzando al tempo stesso i punti di forza dell’attività. A volte potrebbe essere necessario un restyling dei locali o una campagna di brand identity per acquisire nuovi clienti.

Un progetto su misura per ogni cliente

È chiaro che ogni realtà ha le sue peculiarità e compito di una società di consulenza aziendale a Roma è quello di costruire un progetto ad hoc tenendo conto di quelli che sono gli obiettivi e le esigenze dell’imprenditore.

La consulenza aziendale mira quindi ad ottenere le migliori condizioni possibili nel contesto in cui opera il cliente. A seconda dei casi le necessità possono essere diverse:

  • alcune attività possono aver bisogno di una consulenza a livello burocratico, per orientarsi nel mare di pratiche richieste ad esempio per l‘avvio di una nuova attività;
  • altri necessitano di avere un quadro completo del complesso legislativo di riferimento;
  • altri ancora non hanno ben chiaro il perché le cose non vanno e si rivolgono a dei professionisti per capire dove e come intervenire per migliorare le sorti della loro impresa.

Potrebbero essere strategie di ampio respiro, o anche interventi mirati e urgenti per risolvere una particolare situazione. Ma come ottenere questi risultati?
Grazie ad un team composto da professionalità diverse e complementari di alto livello che hanno maturato esperienza in un settore specifico e mettono il loro know-how e le loro capacità di problem solving a servizio delle realtà imprenditoriali clienti. Nelle società di consulenza aziendale è impiegata quindi una varietà di professionisti tale da poter rispondere in maniere efficiente alle differenti necessità dei clienti.

Il lavoro di Gi.Pa. In Formazione a Roma

Gi.Pa In Formazione è una società di consulenza aziendale a Roma nata con l’obiettivo di affiancare gli imprenditori nel lancio di nuove attività o migliorare quelle già esistenti. All’interno di Gi.Pa. In Formazione lavora un team di professionisti di alto livello, capaci di seguire ogni fase di un progetto imprenditoriale, partendo dalla prima consulenza finalizzata a trasformare in realtà un’idea di business, fino alla realizzazione pratica del progetto, con soluzioni chiavi in mano. Si tratta insomma di una consulenza per start up a tutto tondo, per partire con il piede giusto, ma anche per le attività già avviate che vogliono incrementare il loro business.

Gi.Pa. In Formazione è in grado di seguire con successo anche le aziende che operano nel settore del food & beverage, si avvale infatti della collaborazione di:

  • A.P.R.E. Roma, azienda leader nel campo della consulenza fiscale e del lavoro,
  • Chemichal S.r.l., fra le più affermate aziende nella progettazione e sicurezza alimentare e sicurezza nei luoghi di lavoro.

Le tre aziende del gruppo possono fornire una consulenza a 360 gradi, dalla ricerca del locale più idoneo, alla progettazione degli spazi e degli arredi che mostrano in progetto ai clienti attraverso dei rendering fotorealistici e rappresentazioni in 3D.

Il team di Gi.Pa. In Formazione può inoltre occuparsi degli interventi tecnici e di tutti gli aspetti amministrativi e burocratici, diverse sono infatti le figure professionali che lavorano al suo interno: manager d’impresa, ingegneri, architetti, geometri, consulenti del lavoro, commercialisti, designer e biologi. Tutti collaborano e mettono a disposizione le loro competenze e la loro esperienza nella realizzazione del progetto perfetto per il cliente.

Come aprire un B&B a Roma originale e funzionale

Ecco come aprire un B&B a Roma e quali sono i passi da compiere

A differenza di quanto avveniva in passato, e cioè quando l’albergo era l’unica soluzione possibile per soggiornare lontano da casa, ad oggi gran parte del settore dell’ospitalità turistica è “home made”. Soluzioni come i Bed&Breakfast sono sempre più richieste perché offrono ai turisti meno vincoli di orari e la possibilità di visitare una città immergendosi nel territorio. Aprire una struttura di questo tipo in una città d’arte come Roma può rivelarsi quindi un ottimo affare. Se questo è il tuo sogno, in questo articolo ti spieghiamo come aprire un B&B a Roma.

Come aprire un B&B a Roma? Segui la normativa di riferimento

In base alla vigente normativa il B&B è una struttura ricettiva gestita da privati, i quali mettono a disposizione le camere della propria abitazione in un numero limitato. La regolamentazione varia da regione a regione: nel Lazio si fa riferimento al Regolamento delle strutture ricettive extralberghiere. In base a questo regolamento, a cui devono adeguarsi anche affittacamere e case vacanza, i Bed&Breakfast sono le strutture sottoposte a maggiori vincoli, ma anche quelle con maggiori possibilità di guadagno.

Scelta e arredamento della location

come aprire un b&b a roma

La location in cui si decide di aprire un B&B è molto importante: è meglio se si trova in centro o nelle immediate vicinanze, ma ad essere richieste sono anche le zone ben collegate dal servizio pubblico. Una volta individuato l’appartamento bisogna poi accertarsi se il regolamento condominiale in cui si trova vieta espressamente la possibilità di mettere in piedi un’attività extralberghiera.

L’intera struttura e anche l’arredamento, devono essere conformi alle norme di sicurezza igienico sanitarie in vigore: tutti gli ambienti devono essere dotati di finestra, i bagni ciechi muniti di aeratore, deve esservi una sala comune con cucina dove si possono consumare i pasti e tutto deve essere accessibile ai disabili. Per scegliere i mobili il consiglio è quello di pensare al target di clientela: ad esempio, per le famiglie con bambini è bene prevedere un servizio adeguato ad accogliere i più piccoli, magari decorando una stanza con adesivi murali.

Nelle camere si può sperimentare con il colore, scegliendo tonalità diverse per le varie stanze in cui inserire biancheria delle stessa tonalità di colore o in netto contrasto. Stesso discorso si può fare per gli arredi: in ogni camera deve essere presente un letto (comodo), un armadio, una scrivania con sedia, un posa valigie, un cestino, uno specchio. Il look meglio se armonioso, partendo dalla cura della stanza di ingresso perché è la prima che vedranno gli ospiti e anche la parte esterna della struttura. In più, i fiori freschi aiutano a rendere piacevole l’ambiente così come appendiabiti e portaombrelli sono sempre graditi.

B&B a Roma: imprenditoriale o non imprenditoriale?

come aprire un b&b a roma

Premessa necessaria: i Bed & breakfast possono essere imprenditoriali o non imprenditoriali.

I B&B non imprenditoriali:

  • possono dare ospitalità per un massimo di 90 giorni consecutivi,
  • devono avere un soggiorno di almeno 14 metri quadrati con angolo cottura o cucina annessa
  • il titolare ha l’obbligo di residenza e domicilio presso la struttura, in cui deve riservarsi una stanza da letto.
  • la gestione è svolta saltuariamente
  • la struttura non può avere più di 3 camere e 6 posti letto.

In più, l’alloggio deve comprendere anche l’erogazione della prima colazione.

Nella Città metropolitana di Roma Capitale e nel Comune di Roma il periodo di inattività è pari a 120 giorni all’anno, mentre in altri comuni sono solo 90.

Mentre nei B&B in forma imprenditoriale la gestione è continuativa, la struttura può avere non più di 4 camere e max 8 posti letto. Anche in questo caso è prevista l’erogazione della colazione.

Perché farsi aiutare da un consulente prima di aprire un B&B?

Al pari di ogni altra attività commerciale, prima di iniziare a lavorare bisogna preparare un business plan dell’attività in cui inserire eventuali costi per:

  • i lavori di adeguamento della struttura,
  • l’adeguamento alle normative
  • la gestione ordinaria come affitto, bollette, condominio, pulizie, manutenzione, commissioni da pagare ad agenzie.

Tali spese, più le tasse, andranno sottratte ai ricavi.

Se vuoi aprire un B&B in forma imprenditoriale puoi verificare la possibilità di accedere ad un regime fiscale agevolato forfettario. Per alcune categorie di persone (giovani, donne, over 50, ecc.) vi è anche la possibilità di richiedere finanziamenti agevolati o a fondo perduto messi a disposizione dalla regione o dalla comunità europea.

La fase di start up è molto importante perchè devi partire con tutte le carte in regola e con una struttura a norma di legge. Richiedere all’inizio una consulenza per la tua attività può essere la chiave del successo e rivolgendoti a dei professionisti in grado di supportarti in ogni fase del lancio e della realizzazione del tuo B&B come Gi.Pa.In Formazione ti servirà per evitare problemi e accorciare i tempi. Il Team specializzato, infatti, studierà un progetto su misura per te e aiutarti anche nel disbrigo di tutta la parte burocratica.