Avviare una start up: perché richiedere la consulenza di un professionista

Idee avvincenti e consulenza professionale: ecco come avviare una start up

Sogni di concretizzare la tua idea imprenditoriale e dare vita a una start-up? Che tu abbia dei soci o meno, come ben sai, passare dalle parole ai fatti non è semplice, soprattutto in un Paese come il nostro dove i passi da compiere per avviare una start up possono essere tanti e complicati.

Partiamo da qui. Non ascoltare chi ti dice che avviare una start up in Italia è impossibile: basta sapere come muoversi e fare tutto con criterio.

In questo articolo ti illustreremo cosa ti serve per dar vita alla tua start up e perché è importante avvalersi della consulenza giusta.

Entra nel mondo del lavoro da protagonista avviando una startup di successo

Entrare nel mondo del lavoro da protagonisti è una scelta, e le probabilità di successo aumentano se il neo imprenditore viene supportato da un’adeguata formazione e da una buona preparazione. Tuttavia, è bene sapere che non tutte le start up si trasformano in attività durature, per determinati motivi.

Per avviare una start up, infatti, oltre alle idee è necessario elaborare in dettaglio tutti gli aspetti fondamentali che potranno concretizzarla: ogni nuova azienda dovrà essere supportata da una corretta pianificazione che preveda non solo la scelta della location più adatta ma anche il calcolo dei costi effettivi, delle spese variabili, dei probabili ricavi e così via.

Oltre al business plan, poi, ci saranno tante altre cose da considerare, come ad esempio la possibilità di accedere a finanziamenti.

Cosa serve per avviare una start up

Quante cose devi sapere per avviare una start up? Quali sono i costi che devi affrontare? Qual è l’iter burocratico da seguire? Pensa solo alle normative da rispettare, ai modelli da compilare, ai lavori da avviare e seguire per dare alla tua impresa una sede fisica in cui operare.

Per chi non è del settore, capire come avviare una start up di successo nel rispetto di tutte le pratiche burocratiche, legali e amministrative non è affatto semplice. Ecco perché è fondamentale richiedere una consulenza  iniziale: significa investire sul successo di una attività.

Se non sai da dove partire per avviare una start-up puoi rivolgerti a dei professionisti che sappiano valutare il tuo progetto di investimento dal punto di vista economico, pratico e finanziario.

Volendo puoi fare anche di più: rivolgendoti a GIPA Consulting puoi trovare un partner ideale in grado di accompagnarti dalla fase progettuale fino all’apertura della tua attività con soluzioni chiavi in mano.

Lo staff di GIPA Consulting, e quello delle altre società del gruppo di cui fa parte (A.P.R.E. ROMA Chemichal S.r.l.), è composto da professionisti di alto livello capaci di studiare per te un progetto personalizzato.

Verrai assistito dalla ricerca della location, fino all’apertura della tua impresa, in ogni fase. Puoi rivolgerti a GIPA Consulting anche se vuoi ricevere consigli per avviare una start up che siaun’attività di somministrazione di alimenti e bevande.

3 motivi per avviare una start up con GIPA Consulting

Rivolgersi a qualcuno che ha esperienza nell’avvio di imprese, che sa come muoversi e quali passi compiere al momento giusto è la soluzione che ti consente di sollevarti da ogni incombenza, di poter toccare con mano la realizzazione della tua idea imprenditoriale e soddisfare tutti i requisiti per avviare una start up.

Ecco cosa possiamo fare noi di GIPA Consulting per te.

1. Aspetti amministrativi e burocratici

Dopo esserci occupati degli accertamenti tecnici sulla regolarità dell’immobile (la futura sede della tua startup!), ci occupiamo degli aspetti amministrativi e burocratici relativi all’ottenimento della licenza e provvediamo all’invio della SCIA commerciale (Segnalazione Certificata di Inizio Attività).

2. Realizzazione del concept

I nostri architetti e interior designer collaborano per sviluppare dei progetti in 3D capaci di dare forza al concept ideato, valutando al tempo stesso la soluzione di arredo più adatta in base al punto di vista dello stile e delle necessità di organizzazione degli spazi di lavoro. Il committente può visualizzare il suo futuro locale attraverso rendering fotorealistici personalizzati.

3. Lancio dell’attività e brand identity

I costi per avviare una start up sono determinati da più fattori. Studiamo i progetti in base alla disponibilità economica dei clienti e una volta ricevuto l’ok finale sviluppiamo anche soluzioni di brand identity e piani di comunicazione per supportare il lancio della start up e conquistare i clienti.

Come avviare una start up con il servizio chiavi in mano

GIPA Consulting ti offre anche un servizio chiavi in mano che ti solleva da qualsiasi di incombenza. Possiamo confezionare per te un progetto su misura per ogni tipologia di attività grazie alla sinergia con A.P.R.E. Roma, azienda leader nel campo della consulenza fiscale e del lavoro e con Chemichal S.r.l., fra le più affermate aziende nel settore della progettazione e sicurezza alimentare e sicurezza nei luoghi di lavoro.

Adesso sai cosa fare per avviare una start up: non far attendere il tuo futuro, scopri tutti i nostri servizi e contattaci subito per richiedere una consulenza!

Quali sono i requisiti di una start up innovativa?

Perchè bisogna conoscere i requisiti di una start up innovativa per avviarne una

La definizione di star up innovativa è stata introdotta a livello normativo dalla legge n.221/2012 che ha convertito il Decreto Legge 179/2012, anche noto come “Decreto Crescita 2.0”, uno strumento che il Governo ha usato per dotarsi di una normativa finalizzata a supportare lo sviluppo e la crescita del Paese.

La start up innovativa è quindi una società di capitali che può essere costituita anche in forma di cooperativa, che ha sede in Italia, o in un altro stato membro UE purché abbia una filiale nel nostro Paese. Deve poi rispondere a requisiti specifici ed avere come oggetto sociale prevalente esclusivo la produzione, lo sviluppo o la diffusione di servizi e prodotti ad alto valore tecnologico.

Quali sono i requisiti?

I requisiti di una start up innovativa vengono espressamente definiti dalla legge e non sono derogabili. Per rientrare nella definizione di start up innovativa un’impresa deve quindi:

  • essere costituita da non più di 60 mesi dalla data della presentazione delle domanda e svolgere attività di impresa;
  • la sede principale dei suoi affari deve essere in Italia;
  • partendo dal secondo anno di attività, il totale del valore della sua produzione in un anno (che deve risultare dall’ultimo bilancio approvato nell’arco di 6 mesi dalla chiusura dell’esercizio) non può essere superiore a 5 milioni di euro;
  • non ha distribuito e non distribuisce utili;
  • l’oggetto sociale prevalente o esclusivo deve essere lo sviluppo, la produzione e la commercializzazione di servizi o prodotti innovativi e ad alto valore tecnologico;
  • non deve essere nata dalla una fusione o da una scissione societaria o a seguito della cessione di un ramo d’azienda o di un’azienda intera;
  • le spese da destinare a ricerca e sviluppo devono essere uguali o superiori al 15% del valore maggiore tra costo e valore totale della produzione. Dalle spese per la ricerca e sviluppo vengono escluse quelle destinate all’acquisto o all’affitto di beni immobili. Rientrano invece nel computo le spese per lo sviluppo precompetitivo e competitivo come sperimentazione, prototipi, sviluppo del business plan, servizi di incubazione, i costi lordi del personale impiegato nelle attività di ricerca e sviluppo, le spese legali per registrare e proteggere la proprietà intellettuale termini e licenze d’uso. Le spese sono descritte in una nota integrativa dell’ultimo bilancio approvato: in assenza di un bilancio, se l’azienda è nel primo anno di vita, è necessaria una dichiarazione sottoscritta dal rappresentante legale della start up innovativa.

Una volta accertato il possesso dei requisiti, la start up innovativa può essere iscritta nell’apposita sezione speciale del registro delle imprese. Questo consente all’azienda di godere di un’ampia gamma di agevolazioni come sgravi fiscali, alleggerimenti burocratici, una gestione societaria flessibile, una disciplina del lavoro su misura, piani di incentivazione in equity, facilitazione nell’accesso al credito bancario e incentivi fiscali per gli investimenti.

Vuoi creare una start up innovativa? Ecco come fare

La prima cosa da fare è verificare il possesso dei requisiti della start up innovativa. Si tratta di un passo molto importante, basta il mancato possesso di uno dei requisiti richiesti per precludere alla tua azienda la possibilità di essere iscritta nel registro delle start up innovative e godere quindi dei tanti vantaggi amministrativi, fiscali e burocratici previsti.

Il consiglio è quindi di richiedere una consulenza per l’avvio di una start up e affidarti a dei professionisti del settore. Rivolgendoti a GI.PA. In Formazione troverai un team di persone con competenze trasversali capace di supportare lo sviluppo della tua idea imprenditoriale dall’idea sino alla realizzazione pratica. GI.PA In Formazione è una società di consulenza aziendale che vanta un’esperienza consolidata in gestione e consulenza aziendale, consulenza fiscale e amministrativa, normativa del lavoro, gestione del personale.

Se hai un’idea imprenditoriale, ma non sai come districarti nel complesso iter burocratico e amministrativo, o se vuoi ricevere aiuto per accedere a finanziamenti pubblici, Gi.Pa. In Formazione è la soluzione.

Contattaci subito e inizia a costruire la tua start up innovativa!

3 idee per avviare un’attività in proprio

Concretizza le tue idee per avviare una tua attività in proprio

Hai deciso di fare il grande passo e abbandonare il lavoro da dipendente per aprire una tua attività: si tratta di una decisione importante, che va ponderata con cura e che può regalarti immense soddisfazioni, sia dal punto di vista personale che professionale.

Avviare un’attività in proprio è il sogno di molti giovani che, stanchi di mandare curriculum, ritengono sia l’unica soluzione per costruire il loro futuro lavorativo. Ma a scegliere la strada imprenditoriale sono anche le donne, che in questo modo riescono a conciliare la gestione della famiglia, i disoccupati in cerca di una nuova occupazione e anche tutti coloro che già lavorano, ma vogliono migliorare la loro posizione.

Al di là delle motivazioni di ognuno, che possono essere quindi differenti, per avviare un’attività in proprio a livello burocratico, amministrativo e organizzativo è necessario seguire un iter ben preciso.

… e per trasformarla in un business redditizio

La prima cosa da cui partire è pensare ad un’idea commerciale: molti perdono tempo alla ricerca di un’idea sui generis, capace di introdurre nel mercato qualcosa di nuovo. In realtà questo non è necessario: il nostro consiglio è quello di partire da una tua passione perché se fai qualcosa che ami la porterai avanti con entusiasmo. Puoi anche aprire una tipologia di locale già esistente e migliorare l’offerta ai clienti: l’importante è caratterizzarsi e differenziarsi. In questo modo puoi entrare facilmente nel mercato e distinguerti dai competitor. Ti piacerebbe aprire un ristorante o un bar, ma pensi che ve ne siano già troppi? Non preoccuparti: se pianifichi con attenzione l’avvio della tua attività la concorrenza non sarà un problema. Ecco come fare.

Idee per avviare un’attività in proprio: gli step fondamentali

1. Individua un target di clienti e analizza la concorrenza: osserva con attenzione il settore di mercato in cui provi a entrare. Cerca di capire se vi è un bisogno dei clienti che ancora non viene soddisfatto e in caso studia un’offerta capace di rispondere a tale esigenza. Qualunque sia l’attività che intendi aprire, devi individuare il tuo target di riferimento e proporre quindi un prodotto o un servizio specifico per la tua fetta di clientela. In base a questo puoi decidere come allestire il tuo locale: se il tuo target sono le famiglie devi studiare nel locale degli spazi per i bambini, ad esempio un’area giochi. Se invece il tuo target sono i dipendenti degli uffici, puoi prevedere un servizio di tavola calda.

2. Scegli la location più adatta perché non puoi pensare che qualsiasi locale vada bene. Per prima cosa devi scegliere con cura il luogo in cui avrà sede la tua attività:

  • se vuoi aprire un negozio ti conviene puntare su una via commerciale,
  • se invece vuoi aprire un take away sarà sufficiente un piccolo locale, ma in un quartiere dove ci sono molti uffici o frequentato dai turisti,
  • se vuoi aprire un bar che mira ad avere una clientela fissa puoi scegliere un grande locale anche in una zona periferica, a patto che sia facilmente raggiungibile, che vi sia possibilità di parcheggio e magari uno spazio all’aperto per incentivare la permanenza dei clienti.

Il locale deve poi avere delle caratteristiche specifiche per ospitare la tipologia di attività che intendi aprire come la destinazione d’uso adeguata, essere della giusta dimensione, gli impianti devono essere a norma di legge, gli spazi devono essere disposti in modo tale da consentirti di lavorare agevolmente. Da considerare c’è poi l’arredo dei locali che, come già accennato sopra, deve essere studiato per rispondere alle esigenze del target di riferimento. Tenendo a mente questo punto fermo puoi anche proporre un locale innovativo, che si differenzia dai competitor per l’allestimento della location: in questo caso il tuo obiettivo è realizzare un ambiente accogliente, capace di migliorare la user experience del tuo target di clientela.

3. Occupati dell’aspetto burocratico e amministrativo. I documenti per aprire un’attività commerciale sono indubbiamente molti e differenti a seconda della tipologia di attività. Il Decreto Bersani del 1998 ha notevolmente snellito la materia, ma ha anche stabilito regole da rispettare e requisiti da possedere per intraprendere l’attività imprenditoriale. Tra i principali documenti da presentare troviamo la SCIA (Segnalazione Certificata di Inizio Attività), da inoltrare allo Sportello Unico della Attività Produttive del Comune, in cui si riportano i dati urbanistici, strutturali e di natura igienico sanitaria del locale. La licenza, grazie al Decreto Bersani, non è più necessaria nella maggior parte dei casi, ma sussiste per le tabaccherie che vendono prodotti soggetti al controllo dei Monopoli di Stato. Per le attività in cui si fa ristorazione è invece richiesto il possesso del corso SAB (Somministrazione Alimenti e Bevande) e l’autorizzazione sanitaria rilasciata dalla Asl.

Come avviare un’attività in proprio con l’aiuto di GI.PA. In Formazione

L’iter burocratico e amministrativo può poi essere diverso a seconda delle regioni e dei Comuni di riferimento. Anche all’interno dello stesso comune possono sussistere delle differenziazioni in base alla zona in cui si intende aprire: un esempio è il centro storico del Comune di Roma dove, in base alla delibera capitolina n.47 di maggio 2018, è stata limitata l’apertura di nuove attività commerciali non in linea con il pregio e il decoro dell’area, stabilendo inoltre criteri di qualità della merce vendibile. Se stai cercando qualcuno capace di aiutarti non solo in questo complesso iter burocratico, ma anche nella scelte del locale e nella definizione della tua attività, puoi rivolgerti a Gi.Pa.In Formazione: troverai un team di professionisti con competenze trasversali pronti a supportarti in ogni fase progettuale del tuo business. La nostra società si avvale anche della collaborazione con A.P.R.E. Roma, azienda leader nel campo della consulenza fiscale e del lavoro e con Chemichal S.r.l., fra le più affermate aziende nella progettazione e sicurezza alimentare e sicurezza nei luoghi di lavoro.

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Cosa serve per aprire un locale a Roma

Come aprire un locale a Roma in regola e di successo

Roma è una delle più belle città al mondo, meta ambita dai turisti per via dei suoi monumenti e delle sue bellezze architettoniche e anche grande centro culturale. La Capitale d’Italia è una città viva, frenetica, in cui gravitano ogni giorno molte persone, che siano turisti, lavoratori in trasferta o residenti: l’idea di aprire un locale a Roma può trasformarsi quindi in una valida opportunità di business. La concorrenza è molta, ma questo non deve scoraggiarti. Puoi avviare un’attività di successo scegliendo la location adatta e definendo un’identità del locale ben precisa ma non basta solo questo. Per aprire un locale a Roma è necessario seguire un iter ben preciso che inizia con lo studio dell’idea e prosegue con la sua realizzazione, senza tralasciare l’aspetto burocratico e quello amministrativo.

Da dove partire?

Se vuoi aprire un bar o un esercizio in cui si prevede la somministrazione di alimenti e bevande, devi adeguarti al sistema burocratico e legislativo in vigore.
Per qualsiasi attività commerciale sussistono delle regole da rispettare e sono definiti dei requisiti essenziali che devono possedere i titolari prima di aprire.
I requisiti morali prevedono che non può aprire un locale:

  • chi è stato dichiarato fallito;
  • chi è stato condannato per reati non colposi con una pena dai tre anni in su;
  • chi è sottoposto a norme restrittive che ne limitano la libertà personale o impongono un divieto o un obbligo di soggiorno.

Se possiedi i requisiti morali, puoi portare avanti la tua idea imprenditoriale scegliendo il locale più adatto ad ospitarla. Come individuare la location giusta per aprire un locale a Roma?
Tutto dipende dal tipo di locale che intendi aprire e da qual è la tua clientela di riferimento: se nel tuo progetto è prevista una cucina devi trovare un locale dotato di canna fumaria, potrà essere di piccole dimensioni se prevedi di vendere cibo take away, oppure più grande se vuoi sistemare dei tavoli per le consumazioni. A livello strutturale il locale deve poi essere in linea con le regolamentazioni sanitarie in vigore e rispettare una distribuzione degli spazi che ti consenta anche di lavorare agevolmente.

Ecco le regole per aprire nel centro storico di Roma

Nella Capitale ci sono diversi vincoli a cui devono sottostare tutti coloro che intendono avviare e gestire un locale che variano a seconda delle zone e sono legati sia alla posizione che alla tipologia dell’attività. Il centro storico è, dal punto di vista commerciale, la zona più ambita per aprire un locale a Roma. Nel centro c’ è un grande afflusso di persone dato che si tratta della zona più frequentata dai turisti ed è anche sede di importanti uffici. Per tutelare il decoro dell’area, il Comune di Roma, con la delibera n.47 di maggio 2018, ha imposto dei vincoli a cui devono adeguarsi i titolari di negozi e attività, che riguardano la qualità della merce in vendita e impongono uno stop a nuove aperture di vicinato. La delibera contiene delle norme transitorie che regolamentano l’apertura delle nuove attività che vengono distinte in “tutelate” e “vietate”.

É necessario quindi prestare particolare attenzione alla scelta del locale che, oltre alle normative comunali, deve avere la giusta destinazione d’uso e rispettare i requisiti stabiliti dalla ASL.
Se si prevede la somministrazione al pubblico di alimenti e bevande è necessario frequentare un corso HCCP per la preparazione e manipolazione degli alimenti e anche un corso SAB (ex REC). A livello burocratico è poi necessario richiedere o notificare dei permessi agli uffici competenti, ad esempio la SCIA (Segnalazione Certificata di Inizio Attività) da presentare presso lo sportello unico comunale per le attività produttive (SUAP), così come sono necessari altri documenti per aprire un’attività commerciale e partire con tutte le carte in regola.

Perché richiedere una consulenza prima di aprire un locale

Come avrai capito per aprire un locale le cose da considerare sono davvero molte. Un solo documento mancante può avere delle conseguenze negative sulla tua attività, determinandone anche una chiusura temporanea. Se sei alla ricerca di qualcuno che possa aiutarti ad orientarti tra normative e pratiche burocratiche puoi rivolgerti a Gi.Pa.In Formazione: potrai contare su professionisti preparati ad accompagnarti nello sviluppo del tuo progetto imprenditoriale dalla ricerca del locale, alla richiesta di tutte le autorizzazioni, fino allo sviluppo di soluzioni di brand identity. Gi.Pa. In Formazione può anche confezionare per te un progetto su misura chiavi in mano in base al tuo budget.

Gi.Pa inoltre si avvale della collaborazione di A.P.R.E. Roma, azienda leader nel campo della consulenza fiscale e del lavoro e Chemichal S.r.l., fra le più affermate aziende nel settore della progettazione e sicurezza alimentare e sicurezza nei luoghi di lavoro.

Cosa fa una società di consulenza aziendale a Roma

Perché rivolgersi ad una società di consulenza aziendale Roma?

Di cosa si occupa nello specifico una società di consulenza aziendale a Roma e perché dovresti averne bisogno?
A richiedere una consulenza aziendale sono le aziende o le attività che hanno tra i loro obiettivi la crescita e l’incremento del giro di affari e non solo. Una consulenza professionale può essere determinante per il lancio e l’avvio di una nuova impresa, soprattutto nel delicato momento in cui si intende trasformare in start up un’idea imprenditoriale.

Anche molte imprese già avviate ricorrono invece ai servizi di una società di consulenza aziendale a Roma per superare momenti difficili o risolvere particolari criticità. Obiettivo della consulenza aziendale è quindi l’aumento del valore dell’azienda incrementandone il valore economico, i guadagni e consentendole di reintrodursi o di operare con successo nel suo settore di riferimento.

Prendiamo ad esempio bar o ristoranti in crisi, che hanno subito un calo dei guadagni: una consulenza aziendale può essere utile a comprendere quali sono i fattori che hanno determinato il crollo del business intervenendo su questi e valorizzando al tempo stesso i punti di forza dell’attività. A volte potrebbe essere necessario un restyling dei locali o una campagna di brand identity per acquisire nuovi clienti.

Un progetto su misura per ogni cliente

È chiaro che ogni realtà ha le sue peculiarità e compito di una società di consulenza aziendale a Roma è quello di costruire un progetto ad hoc tenendo conto di quelli che sono gli obiettivi e le esigenze dell’imprenditore.

La consulenza aziendale mira quindi ad ottenere le migliori condizioni possibili nel contesto in cui opera il cliente. A seconda dei casi le necessità possono essere diverse:

  • alcune attività possono aver bisogno di una consulenza a livello burocratico, per orientarsi nel mare di pratiche richieste ad esempio per l‘avvio di una nuova attività;
  • altri necessitano di avere un quadro completo del complesso legislativo di riferimento;
  • altri ancora non hanno ben chiaro il perché le cose non vanno e si rivolgono a dei professionisti per capire dove e come intervenire per migliorare le sorti della loro impresa.

Potrebbero essere strategie di ampio respiro, o anche interventi mirati e urgenti per risolvere una particolare situazione. Ma come ottenere questi risultati?
Grazie ad un team composto da professionalità diverse e complementari di alto livello che hanno maturato esperienza in un settore specifico e mettono il loro know-how e le loro capacità di problem solving a servizio delle realtà imprenditoriali clienti. Nelle società di consulenza aziendale è impiegata quindi una varietà di professionisti tale da poter rispondere in maniere efficiente alle differenti necessità dei clienti.

Il lavoro di Gi.Pa. In Formazione a Roma

Gi.Pa In Formazione è una società di consulenza aziendale a Roma nata con l’obiettivo di affiancare gli imprenditori nel lancio di nuove attività o migliorare quelle già esistenti. All’interno di Gi.Pa. In Formazione lavora un team di professionisti di alto livello, capaci di seguire ogni fase di un progetto imprenditoriale, partendo dalla prima consulenza finalizzata a trasformare in realtà un’idea di business, fino alla realizzazione pratica del progetto, con soluzioni chiavi in mano. Si tratta insomma di una consulenza per start up a tutto tondo, per partire con il piede giusto, ma anche per le attività già avviate che vogliono incrementare il loro business.

Gi.Pa. In Formazione è in grado di seguire con successo anche le aziende che operano nel settore del food & beverage, si avvale infatti della collaborazione di:

  • A.P.R.E. Roma, azienda leader nel campo della consulenza fiscale e del lavoro,
  • Chemichal S.r.l., fra le più affermate aziende nella progettazione e sicurezza alimentare e sicurezza nei luoghi di lavoro.

Le tre aziende del gruppo possono fornire una consulenza a 360 gradi, dalla ricerca del locale più idoneo, alla progettazione degli spazi e degli arredi che mostrano in progetto ai clienti attraverso dei rendering fotorealistici e rappresentazioni in 3D.

Il team di Gi.Pa. In Formazione può inoltre occuparsi degli interventi tecnici e di tutti gli aspetti amministrativi e burocratici, diverse sono infatti le figure professionali che lavorano al suo interno: manager d’impresa, ingegneri, architetti, geometri, consulenti del lavoro, commercialisti, designer e biologi. Tutti collaborano e mettono a disposizione le loro competenze e la loro esperienza nella realizzazione del progetto perfetto per il cliente.

Consulenza di marketing per start up: perché è importante richiederla

Come una consulenza di marketing per start up può aiutare una nuova impresa

Una start up è un’azienda che si prepara ad entrare nel mercato sull’onda di un’idea innovativa, sfruttando spesso anche le nuove tecnologie. In Italia, e non solo, si tratta di un fenomeno in crescita costante già qualche anno. Ma se il numero delle imprese che aprono è notevole, è anche vero che sono molte quelle che chiudono nel giro di poco tempo. Lasciarsi trascinare dall’entusiasmo iniziale che accompagna sempre la nascita di nuove attività è un grande errore se non si pianifica con cura l’ingresso nel mercato del lavoro della nuova realtà.  A prescindere dal tipo di attività che si in tende svolgere è sempre opportuno richiedere una consulenza di marketing per start up al fine di definire con cura una strategia di azione ben precisa da seguire nel tempo, finalizzata al successo dell’azienda.

Richiedere una consulenza è davvero così importante?

consulenza di marketing per start up

Se vuoi entrare nel mondo del lavoro con tutte le carte in regola e da vero protagonista devi avere alle spalle una solida preparazione, una buona formazione e devi adempiere ad una serie di passaggi burocratici e di pianificazione strategica. Una consulenza di marketing per start up è costruita su misura sull’azienda che la richiede. Anche se gli step iniziali possono apparire gli stessi per tutte le società non è così perché in ogni caso ci sono da considerare delle variabili, determinate dalle caratteristiche peculiari dell’azienda.

Ogni consulente di marketing sa che è necessario preparare un business plan il più dettagliato possibile e valutare con attenzione tutti gli aspetti legali e burocratici legati all’avvio e alla gestione della nuova impresa. Un professionista può aiutarti a concretizzare il tuo progetto imprenditoriale analizzandone i punti di forza e anche i punti di debolezza, mettendo in evidenza gli obiettivi e definendo strategie e piani di azione efficaci. Tutto va pianificato con cura, messo su carta e analizzato. Solo in questo modo è possibile prevedere e programmare per la start up un cammino di successo.

Definisci il tuo piano di azione con una consulenza di marketing per start up

consulenza di marketing per start up

Una consulenza di marketing per start up è necessaria per costruire l’ossatura della nuova impresa e per raggiungere degli obiettivi prefissati nei tempi stabiliti.

Brand Identity

Gli imprenditori devono aver ben chiaro su dove orientare i propri investimenti anche per quanto riguarda la pubblicità e la promozione affinché l’azienda si conosca e costruisca una brand identity.

Target e competitor

Prima di iniziare a costruire un piano di marketing si deve quindi definire il pubblico a cui la start up si rivolge: identificare il target permette di direzionare gli sforzi verso un pubblico attento e potenzialmente interessato al prodotto o servizio offerto dall’azienda. Per fare ciò si ricorre a delle ricerche di mercato e ad un attento studio dei competitor.

Una consulenza di marketing per start up è poi utile a stabilire degli obiettivi scadenzati nel tempo per far sì che l’azienda si muova e cresca seguendo la giusta direzione.

Chi contattare se vuoi una consulenza di marketing per la tua start-up

Richiedere una consulenza di marketing per start up significa quindi investire sul successo della propria attività. Avviare una nuova impresa infatti è un passo che non si deve mai compiere alla leggera: dei professionisti invece possono aiutarti a valutare il tuo progetto di business, a definire l’investimento necessario e un piano di azione strategico. Possono anche guidarti nella richiesta di finanziamenti, consigliandoti quelli che fanno al caso tuo.

Gi.Pa.In Formazione fa tutto questo: ti accompagna dalla fase progettuale fino all’apertura della tua start up, con soluzioni chiavi in mano. Troverai un team di professionisti capaci di rispondere ad ogni esigenza e studiare per te un progetto ad hoc, qualunque sia il tipo di attività che intendi aprire. Gi.Pa. In Formazione infatti si avvale della collaborazione di A.P.R.E. Roma, azienda leader nel campo della consulenza fiscale e del lavoro e Chemichal S.r.l., fra le più affermate aziende nel campo della progettazione e sicurezza alimentare e sicurezza nei luoghi di lavoro.

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Cosa serve per aprire un centro estetico?

cosa serve per aprire un centro estetico

Cosa serve per aprire un centro estetico e quali sono i passi da compiere

In questo articolo ti spieghiamo cosa serve per aprire un centro estetico e anche perché avviare un’attività di questo tipo può rivelarsi oggi una mossa vincente.

I centri estetici sono tra i luoghi più frequentati insieme a palestre, beauty farm e solarium. I clienti, sia donne che uomini, amano prendersi cura di se stessi e sono alla ricerca di piccoli momenti di relax.

Prima di aprire un centro estetico bisogna valutare con attenzione diversi fattori, anche in considerazione del fatto che si tratta di un business soggetto a molta concorrenza:

  • la professionalità è il primo requisito essenziale poiché i clienti sono alla ricerca di serietà e affidabilità;
  • per essere competitivi è necessario che si utilizzino prodotti di qualità e che si scelga personale qualificato;
  • per quanto riguarda l’attività, oltre ai trattamenti standard, è consigliabile scegliere un’area di specializzazione per differenziarsi dai competitor e definire un target di clientela. Potrebbe ad esempio essere un tipo di epilazione permanente innovativa, o la manicure realizzata con una tecnica particolare.

Cosa serve per aprire un centro estetico: l’iter burocratico

cosa serve per aprire un centro estetico

Una volta studiati bene i fattori precedentemente riportati, bisogna avere chiare le adempienze burocratiche e qualunque cosa serva per aprire un centro estetico:

  • Il gestore, o uno dei soci, deve possedere la qualifica professionale di estetista: è un diploma rilasciato dalla Camera di Commercio e concede l’idoneità a costituire una impresa. L’attività deve poi registrare la sua presenza alla CCIAA (Camera di Commercio Industria Agricoltura Artigianale) dove si trova il Registro Ditte e l’Albo delle Imprese Artigiane.
  • È necessario poi rivolgersi al Comune di appartenenza per ottenere la licenza.
  • Per aprire il centro estetico è necessario anche il nulla osta rilasciato dalla ASL locale: il luogo che ospita l’attività e le attrezzature devono quindi essere in linea con le norme igienico sanitarie. A tal fine è necessario verificare la destinazione d’uso dei locali, l’agibilità, la concessione edilizia.

La location perfetta per un centro estetico

Il locale scelto per ospitare l’attività, oltre ad essere a norma di legge, deve essere abbastanza ampio per poter dividere gli spazi in aree da destinare ai vari trattamenti. Inoltre, l’attività otterrà maggiori guadagni se posizionata in una via frequentata e se arredata con gusto e semplicità. La clientela di un centro estetico è molto esigente, sempre alla ricerca di professionalità, qualità e novità: perché ciò che le persone desiderano è entrare in un posto in cui possono sentirsi bene e coccolate. È importante quindi, oltre a dover studiare servizi sempre al passo con i tempi, creare un’atmosfera calda e accogliente: un’idea potrebbe essere quella di puntare su colori chiari per mobilio e pareti ed utilizzare luci soffuse.

Non resta che avviare la start-up!

cosa serve per aprire un centro estetico

Se vuoi aprire un centro estetico hai due opportunità:

  • trovare un locale adatto e avviare un’attività partendo da zero
  • rilevare un’attività già avviata

Come per ogni altra tipologia di attività commerciale di successo, anche per un centro estetico è importante pianificare con cura l’avvio dell’impresa predisponendo un business plan utile per accedere eventualmente fosse necessario a  finanziamenti.

I fattori da considerare sono tanti, come tante sono le normative da rispettare e la burocrazia con cui confrontarsi, di conseguenza richiedere una consulenza iniziale significa investire sul successo dell’attività.

Se sei alla ricerca di professionisti che possano aiutarti a pianificare con cura l’avvio del tuo centro estetico puoi rivolgerti a Gi.Pa. In Formazione: il team può seguirti dall’idea al progetto, in ogni fase di realizzazione fino alla consegna del locale chiavi in mano corredato di ogni carta o autorizzazione necessaria. Gi.Pa. In Formazione può inoltre supportarti nella ricerca di finanziamenti e opportunità a sostegno della tua impresa e anche nell’individuazione della location più adatta alle tue esigenze. Per lanciare al meglio il centro estetico può sviluppare per la tua attività anche soluzioni di brand identity e preparare piani di comunicazione mirati.