Meglio aprire un’attività in franchising o in proprio?

Aprire un’attività in franchising o in proprio? Pro e contro di entrambe le soluzioni

Hai deciso di compiere il grande passo di avviare un’attività e metterti in proprio e sei alla ricerca di idee per aprire un tuo negozio o locale? Optando per un lavoro in proprio puoi finalmente realizzarti professionalmente, ma il passaggio da dipendente, o da disoccupato, a imprenditore deve essere valutato con attenzione e forse ti stai domandando se può essere più conveniente per te aprire attività in franchising oppure avviarla autonomamente. In realtà, si tratta di modelli imprenditoriali differenti e per prendere una decisione, dovrai valutare i pro e i contro delle due opzioni per capire qual è quella che fa al caso tuo.

Iniziamo subito con il dire che molto dipende dai tuoi obiettivi e dalla tua preparazione. Se vuoi aprire un negozio, un bar o un locale e hai già un’esperienza imprenditoriale alle spalle, sai bene cosa significa avviare un’attività in proprio, quanta fatica richieda e quanti sono i fattori da considerare. Se invece non possiedi esperienza pregressa nel settore, il franchising può essere la formula migliore per aprire un’attività, perché puoi sempre contare sull’assistenza continua da parte della casa madre.

Proviamo a valutare meglio le due possibilità per avviare la tua attività!

Attività in franchising: i vantaggi di un modello imprenditoriale già sperimentato

Aprire attività in franchising è forse la soluzione più semplice, se vuoi minimizzare i rischi imprenditoriali. Scegliendo il franchising, aprire un’attività non è mai un problema perché aderisci a un modello già sperimentato e collaudato con successo. Il franchisor è la casa che ha creato il sistema, il marchio e l’insegna, trovando la formula migliore per distribuire nel mercato prodotti o servizi. Ecco quindi i principali vantaggi:

  • riduci di molto il rischio di impresa;
  • puoi sfruttare la notorietà del marchio per acquisire clienti;
  • vieni aiutato nel lancio della tua attività e ricevi assistenza continua da parte della casa madre su cui puoi contare anche per la formazione del personale;
  • puoi acquisire in breve tempo un know-how che da solo impiegheresti anni a maturare;
  • la notorietà dei prodotti che vendi ti consente di entrare nel mercato in modo più competitivo;
  • non devi occuparti della pubblicità e del marketing perché ci pensa la casa madre.

Cosa significa aprire una nuova attività in modo indipendente?

Se hai deciso di avviare un business tuo, la seconda opzione è quella di aprire un negozio o un locale in totale autonomia. L’impresa è senza dubbio più ardua: si può guadagnare bene e fare buoni affari, ma i rischi legati all’investimento sono maggiori e i fattori da considerare se vuoi aprire un’attività indipendente sono diversi:

  • la responsabilità è solo tua: sei tu a decidere che attività a aprire e in che modo farlo, non puoi contare su nessun supporto esterno e devi quindi valutare con cura ogni decisione che prendi;
  • i rischi sono molti e le tue idee possono scontrarsi con la realtà e con le difficoltà di realizzazione, specie se sei privo di esperienza imprenditoriale. I negozi da aprire, così come le attività di ristorazione e di intrattenimento, possono rivelarsi ottime fonti di guadagno, ma solo se sei in grado di compiere i passi giusti;
  • l’investimento iniziale è senza dubbio maggiore di quello richiesto per avviare un’attività in franchising, ma sei tu a decidere location, arredo e merce in vendita;
  • devi occuparti di tutti gli aspetti burocratici e amministrativi legati al lancio e avvio dell’attività, oltre che a quelli di gestione: dalle forniture della merce, al personale;
  • la promozione e la pubblicità sono totalmente a carico tuo e sei tu a decidere quale strategia di marketing sia la migliore.

Come per mettersi in proprio a partire da zero?

Se non sai che negozio aprire, sei alla ricerca di idee di lavoro autonomo e vuoi limitare i rischi legati all’apertura, aprire un’attività in franchising può sembrare la cosa più conveniente da fare. D’altro canto, devi considerare che, se da affiliato puoi godere di una certa libertà imprenditoriale, sei sempre vincolato a delle linee guida imposte dalla casa madre.

Se decidi di aprire un’attività indipendente non puoi contare sul sostegno della casa madre in fase di avvio della start up, ma puoi ricevere lo stesso assistenza rivolgendoti a dei professionisti del settore, in grado di fornirti preziosi consigli anche sul tipo di business che ti conviene aprire. Inoltre, puoi scegliere tu stesso la merce da vendere e caratterizzare il tuo locale rendendolo unico e capace di attirare un target di clienti ben preciso.

A chi rivolgersi per avviare un’attività di successo?

Se sei alla ricerca di un team di professionisti che possa sviluppare per te nuove idee di lavoro, richiedi una consulenza a GIPA Consulting. Puoi rivolgerti a noi se vuoi consigli su quale negozio aprire e per capire come sia meglio farlo, se in franchising o in proprio. Possiamo assisterti in entrambi i casi e guidarti nella scelta della locationconsigliarti sulle opzioni finanziarie migliori, valutare costi e spese, realizzare un business plan legato alla tua attività curandone anche l’avvio e la promozione. Possiamo inoltre curare tutto l’aspetto amministrativo e burocratico della tua impresa e rendere la tua attività di successo, studiando anche strategie efficaci per attirare clienti.

Grazie alla collaborazione con A.P.R.E. Roma, azienda leader nel campo della consulenza fiscale e del lavoro e con Chemichal S.r.l., fra le più affermate aziende nella progettazione e sicurezza alimentare e sicurezza nei luoghi di lavoro, GIPA Consulting può anche confezionare per te un progetto su misura, con soluzioni chiavi in mano!

Contattaci per maggiori informazioni: siamo pronti a sviluppare insieme a te la tua idea di business!

Apertura di un’attività commerciale: 5 consigli utili

Perché sempre più persone optano per l’apertura di un’attività commerciale tutta loro

L’attuale mercato del lavoro spinge sempre più persone a mettersi in proprio: il posto fisso è una realtà che ormai esiste per pochi e il lavoro da dipendente nel settore privato impone vincoli talvolta troppo sacrificanti. Invece l’apertura di un’attività commerciale è per molti la soluzione ideale per costruirsi una realtà lavorativa su misura. A decidere di puntare sull’autoimprenditorialità sono soprattutto i giovani in cerca del primo impiego, chi ha già un’esperienza lavorativa alle spalle e decide di mettere a frutto le competenze acquisite, le donne in cerca di riscatto professionale dopo una maternità o anche i disoccupati che non hanno trovato opportunità di ricollocamento. L’apertura di un’attività commerciale è quindi un’ottima occasione: chiunque può scegliere di lavorare nel settore che più ama e può gestire in autonomia il proprio impiego. L’iter che precede l’avvio di un’attività è differente a seconda della tipologia di impresa che si intende avviare, in particolare si distinguono le attività in cui è prevista la somministrazione di alimenti e bevande e quelle in cui non è prevista. Ci sono però degli step che le accomunano tutte: proviamo ad elencarli.

Consigli utili per i neo imprenditori

apertura attività commerciale

Il primo vero passo verso il successo consiste nel non lasciarsi guidare esclusivamente dall’entusiasmo iniziale: per avviare un business che garantisca buone opportunità di guadagno è bene pianificare con cura l’ingresso nel mercato, ecco come.

1. Stabilisci il tipo di attività che intendi avviare e studia bene il prodotto/servizio che offrirai. L’apertura di un’attività commerciale richiede a monte l’espletamento di un iter burocratico che varia ovviamente in base alla tipologia di lavoro che si svolge. I requisiti personali richiesti dalla legge per aprire un’attività sono:

  • la maggiore età,
  • la residenza in Italia,
  • il non aver riportato condanne penali o essere soggetti a restrizioni normative,
  • non aver precedenti dichiarazioni di fallimento.

Se ad esempio stai per aprire un’attività di ristorazione devi poi possedere delle competenze specifiche come un titolo di studio come un diploma alberghiero, o l’abilitazione SAB (ex certificato REC) o aver lavorato nel settore per almeno due anni negli ultimi cinque.

2. Studia il mercato. Definisci il tuo target di riferimento e cerca di intuirne le esigenze, studia i tuoi competitor e domandati quale prodotto/servizio nuovo potresti offrire. Non devi farti scoraggiare dall’esistenza di attività simili alla tua nelle vicinanze, pensa ad esempio ai bar: in Italia ce ne sono molti e spesso a poca distanza l’uno dall’altro, ma riescono a guadagnare lo stesso se sono capaci di differenziarsi sia nell’offerta, sia nell’identità del locale.

3. Scegli con cura la location perché sarà fondamentale per la buona riuscita di una attività commerciale. In base alla tipologia di attività che intendi aprire ci possono essere location più o meno adatte: in una via di passaggio in centro città basta un piccolo locale per aprire un take away puntando sul flusso turistico, in periferia si può aprire un grande bar di quartiere che diventi un punto di riferimento, nei pressi di uffici si può guadagnare bene con una pizzeria, un bar tavola calda o una trattoria. Per un negozio è invece preferibile un locale in una via dello shopping, facile da raggiungere o con un parcheggio nelle vicinanze. Dopo aver scelto la zona, a seconda del tipo di attività devi poi trovare il locale adatto, che rispetta cioè i requisiti richiesti dalla legge e funzionale per il lavoro che intendi svolgere.

4. Definisci l’immagine della tua attività, cura l’allestimento del locale in modo che sia gradito ai clienti e risulti comodo per chi vi lavora. Dividi gli spazi in base alle tue esigenze lavorative e in base a quanto richiesto dalla legge: devi distinguere l’area dedicata al pubblico da quella dedicata ad esempio alla preparazione dei cibi o destina a magazzino. I clienti devono essere attratti già dalla vetrina e dall’insegna, che sono il biglietto da visita del tuo locale: se gradiranno l’esterno entreranno volentieri, la loro permanenza deve poi risultare piacevole. Se apri un negozio studia l’arredo in modo che risponda al visual merchandising, se apri un locale in cui si mangia arredalo in modo che possa rispecchiare il menù servito e per far sì che l’esperienza dei clienti risulti piacevole.

5. Parti con tutti i permessi e i documenti in regola, altrimenti potresti essere soggetto ad uno stop dell’attività poco dopo l’apertura. Assicurati di aver adempiuto a tutti i passi burocratici necessari, di essere in possesso dei requisiti richiesti dalla normativa e anche dal Comune in cui apri. I requisiti possono infatti variare non solo da Regione a Regione, ma anche da Comune a Comune e in base alla zona all’interno dello stesso Comune.

Apertura di un’attività commerciale: perché richiedere una consulenza

apertura attività commerciale

I fattori da considerare legati all’apertura di un’attività commerciale sono molti e differenti. Se vuoi partire con il piede giusto la cosa migliore che puoi fare è richiedere una consulenza per la tua start up. Gi.Pa.In Formazione può aiutarti a sviluppare la tua idea imprenditoriale in ogni fase, offrendo anche soluzioni di attività chiavi in mano: partendo da ciò che vuoi fare può studiare per te un progetto su misura, aiutarti nell’individuazione della location più adatta, curarne l’allestimento, occuparsi dell’aspetto burocratico e studiare anche soluzioni di brand identity. Il discorso vale anche se vuoi aprire un’attività in cui si somministrano alimenti e bevande: Gi.Pa si avvale della collaborazione di A.P.R.E. Roma, azienda leader nel campo della consulenza fiscale e del lavoro e Chemichal S.r.l., fra le più affermate aziende nella progettazione e sicurezza alimentare e sicurezza nei luoghi di lavoro.